Chi vincerà la battaglia degli investimenti?
Negli ultimi anni abbiamo visto crescere l’interesse verso strumenti di investimento innovativi e flessibili come gli AMC (Actively Managed Certificates). Ma come si posizionano questi strumenti rispetto ai tradizionali fondi comuni, ETF e PIR? Oggi affronteremo un confronto intuitivo e divertente, analizzando i pro e i contro degli AMC rispetto agli altri strumenti di investimento più diffusi.
1. AMC (Actively Managed Certificates)
- Flessibilità nella gestione attiva: la strategia può essere aggiustata rapidamente in base alle condizioni di mercato.
- Efficienza Fiscale e Compensazione delle minusvalenze: essendo considerati "redditi diversi", puoi usarli per compensare le minusvalenze di altri investimenti o pregresse.
- Accessibilità: possono includere strategie complesse accessibili anche con piccoli investimenti e facilmente sottoscrivibili da qualsiasi banca
- Trasparenza: Sia da un profilo dei costi di gestione, sia da quello degli investimenti sottostanti vi è una totale trasparenza nei confronti dei clienti sottoscrittori
- Costi: l’AMC è meno oneroso, nei confronti dei clienti, di un normale fondo comune di investimento. Inoltre non prevede costi d’ingresso.
2. Fondi Comuni vs AMC
Pro:
- Gestione professionale: affidarsi a esperti che gestiscono il portafoglio.
- Diversificazione: spesso includono una vasta gamma di asset.
Contro:
- Costi di gestione: spesso più alti, con commissioni che possono erodere i rendimenti nel tempo.
- Liquidità limitata: non sempre puoi vendere le tue quote rapidamente.
- Accessibilità: Sono spesso veicoli per clientela professionale, o, se retail, difficilmente sottoscrivili in autonomia dalla propria banca.
- Trasparenza: Il TER (Total Expense Ratio) è difficilmente calcolabile in quanto va previsto anche il costo indiretto degli asset in portafoglio, basti pensare al comune fondo di fondi ove il cliente paga una commissione di gestione doppia, seppur in modo indiretto.
3. ETF (Exchange Traded Funds) vs AMC
Pro:
- Bassi costi di gestione: non c’è gestione attiva, quindi le commissioni sono inferiori.
- Alta liquidità: sono quotati in borsa, puoi comprarli e venderli in tempo reale.
- Trasparenza: puoi vedere esattamente cosa c’è nel portafoglio.
Contro:
- No gestione attiva: non possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato.
- Diversificazione limitata: alcuni ETF possono essere troppo concentrati su un settore specifico.
- Efficienza fiscale: Non vengono considerati “redditi diversi” e quindi non compensabili con le minusvalenze di portafoglio
- Contatto con il gestore: Impossibilità di chiedere una consulenza e approfondimenti sulla gestione e composizione di portafoglio
4. PIR (Piani Individuali di Risparmio) vs AMC
Pro:
- Vantaggi fiscali: se mantieni il PIR per almeno 5 anni, ottieni esenzioni fiscali significative.
- Supporto all'economia locale: investi direttamente nell’economia italiana.
Contro:
- Vincoli di investimento: devono essere investiti in specifiche asset class, limitando la flessibilità.
- Orizzonte temporale lungo: per ottenere i vantaggi fiscali, devi mantenere l’investimento a lungo termine.
- Costi: Maggiori rispetto ad un classico AMC
- Investimento minimo: di norma superiori rispetto al suo competitor.
- Diversificazione: Forte concentrazione sul paese, sulla valuta, e sul segmento delle Small o Mid Cap.
Conclusione: Il Verdetto Finale
Ogni strumento ha i suoi punti di forza e debolezze. Gli AMC offrono una gestione attiva e flessibile, ideali per chi cerca opportunità di compensazione delle minusvalenze e vuole adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. I Fondi Comuni sono ottimi per chi cerca una gestione più stabile e diversificata, ma possono risultare più costosi e meno liquidi. Gli ETF vincono in termini di costi, ma mancano della flessibilità di una gestione attiva. Infine, i PIR sono il paradiso fiscale per chi investe a lungo termine, ma con vincoli stringenti e rischi piú elevati data l’eccessiva concentrazione degli investimenti.
Ora, per riassumere il tutto con un pizzico di leggerezza, diamo un punteggio a ciascun strumento.
Immagine Riassuntiva: Chi Vince?
Strumento | Flessibilità | Costi | Fiscalità | Diversificazione | Liquidità | Voto Finale |
---|---|---|---|---|---|---|
AMC | ★★★★☆ | ★★★★☆ | ★★★★☆ | ★★★★☆ | ★★★★☆ | 20/25 |
Fondi Comuni | ★★★★☆ | ★★☆☆☆ | ★★☆☆☆ | ★★★★☆ | ★★☆☆☆ | 14/25 |
ETF | ★★☆☆☆ | ★★★★★ | ★★☆☆☆ | ★★☆☆☆ | ★★★★★ | 16/10 |
PIR | ★★☆☆☆ | ★★★☆☆ | ★★★★★ | ★★☆☆☆ | ★☆☆☆☆ | 13/10 |
Concludendo, la scelta migliore dipenderà dalle tue esigenze. Se cerchi flessibilità e benefici fiscali, gli AMC sono una valida opzione, mentre per costi ridotti, gli ETF fanno al caso tuo. Se invece ti interessa supportare l’economia italiana e ottenere vantaggi fiscali a lungo termine, un PIR potrebbe essere la scelta ideale!